Unakite

Si tratta di una pietra dura e compatta, composta da alcuni differenti minerali: l’epidoto (verde) e feldspati potassici, quindi il quarzo e l’ortoclasio (rosa), potendo contenerne anche altri tipici dei graniti. La distribuzione di questi minerali determina caratteristiche e colore, che difatti appare più come macchie che si intersecano, verde, grigio, rosa/rosso chiaro.
Questa pietra semi-preziosa si presenta sotto forma di masse amorfe ed, essendo un aggregato di diversi minerali non fa parte di nessun sistema cristallografico.
Ha lucentezza vitrea e durezza che varia fra 6 e 7 della scala di Mohs. Questa durezza, relativamente alta, la rende adatta ad essere tagliata e lucidata con precisione e in modo abbastanza agevole, per il suo uso in gioielleria, quindi, sfruttarne le belle tonalità e i disegni che madre natura ha creato. Si può utilizzare per collane o pendenti o altri oggetti, il taglio si effettua generalmente a sfera o cabochon, appunto per avere una superficie maggiore e far risaltare le qualità della pietra, coi colori dei minerali che contiene, mescolati fra di loro.
Negli oggetti ornamentali, a forma di sfera, di prismi o piramidi, si può utilizzare solo l’unakite, ma a volte, si può unire ulteriormente con altre pietre, come ad esempio la rodocrosite, il diaspro, la nefrite o altro ancora, per ottenere contrasti cromatici ulteriori.
Questa pietra si trova nel Nord America, Stati Uniti e Canada (difatti il nome deriva dai monti Unaka, in North Carolina), come anche in alcuni stati africani, Sudafrica, Zambia, Zimbabwe. In America è una pietra conosciuta da secoli, usata dalle popolazioni dei pellerossa, appunto per oggetti ornamentali.

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