Hambergite

Il nome dell’hambergite deriva da quello del mineralogista ed esploratore svedese Axel Hamberg, che ne rinvenne degli esemplari e per primo la identificò. La pietra si presenta in cristalli da incolori a bianco-giallastri, ma raramente è di qualità gemmologica, essendo molto fragile e con perfetta sfaldatura. Ha durezza 7,5 nella scala di Mohs, lucentezza vitrea mentre la densità è la più bassa di tutte le pietre preziose (escludendo l’opale). Se tagliata assomiglia a un vetro, ma osservando dalla tavola, è possibile vedere lo sdoppiamento delle faccette del padiglione, a causa dell’elevata birifrangenza.
Per esaltare questi riflessi e la sua particolare bellezza, quando possibile, si può tagliare a brillante, gradini, ovale. Altri usi riguardano anche piccoli oggetti, visto che è assai somigliante al quarzo. Le gemme trasparenti faccettabili sono rare, come detto, l’hambergite di qualità gemmologica si trova solo in India e nel Madagascar. Altri luoghi di provenienza sono la Norvegia, la Repubblica Ceca, gli Stati Uniti.

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