E’ la pietra preziosa più apprezzata e la sostanza naturale più dura che si conosca. I diamanti sono formati di carbonio puro, sono inattaccabili e l’elevato indice di rifrazione e dispersione gli conferiscono un brillio e dei riflessi insuperabili.
Sembra che il primo diamante sia stato scoperto in India circa 800 anni A.C., benché fosse conosciuto anche dai greci e dai romani, ha acquistato il suo vero valore quando nel medioevo è stato trovato il modo di tagliarlo. Da allora il suo valore è notevolmente cresciuto.
Il diamante cristallizza nella classe esacisottoedrica del sistema cubico; nella sua struttura gli atomi di carbonio si comportano in due modi diversi: alcuni si dispongono nei vertici e nel centro di facce di un cubo, dando così una struttura cubica facce centrate; altri si trovano fra quattro atomi di carbonio in coordinazione con essi.
I diamanti si presentano in cristalli ottaedrici o esacisottaedrici, raramente cubici, di grande perfezione, sviluppati in ogni direzione e isolati, oppure in cristalli deformati, irregolari, con fenomeni di corrosione e di arrotondamento sulle facce.
La frattura è perfetta secondo le facce dell’ottaedro e questa proprietà viene sfruttata nel taglio; è molto fragile, rompendosi con un urto. Ha una lucentezza adamantina caratteristica con forte rifrazione ed elevata dispersione: può essere trasparente e chiaro come l’acqua o scuro ed opaco. Molto spesso le pietre possono avere imperfezioni e mancano di colore appropriato. Ovviamente queste caratteristiche incidono nel prezzo: fra due pietre dello stesso peso, una bianca purissima e l’altra leggermente gialla, c’è una fortissima differenza.
Nel taglio si esaltano le sue proprietà ottiche per far avvenire al suo interno il fenomeno della rifrazione totale, ottenendo così una pietra preziosa chiamata “brillante“. Può essere fluorescente alla luce ultravioletta, buon conduttore di calore e triboelettrico.
I diamanti si trovano in giacimenti primari, come in Africa, in camini verticali pieni di roccia basica, ricca di olivina, nella quale i diamanti sono disseminati; e in giacimenti secondari, dove il diamante è accompagnato dal quarzo e da altre pietre preziose. I diamanti antichi provenivano principalmente dall‘India, solo successivamente si è sviluppata una produzione nei paesi africani, oggi maggiori produttori.
Le pietre più famose spesso erano di provenienza indiana e fra queste si possono ricordare il Koh-i-noor (appartenente alla corona inglese) di 106 carati; il Gran Mogol che era 787 carati; dall’Africa proveniva il Cullinan che pesava 3024,75 carati e che è stato diviso in 105 pezzi.