In generale, nella realizzazione di articoli di gioielleria, accessori, design si deve studiare bene quali materiali per impiegare per ottenere il risultato che si desidera.
Ovviamente per ogni diversa situazione si dovranno modulare le scelte in virtù di tante differenti variabili, fra cui ci sono le possibilità ottenibili nella lavorazione, i costi, i risultati estetici. In generale nelle scelte spesso si richiedono pietre naturali, che quindi richiedono lavorazioni adeguate e una conoscenza tecnica di questi materiali: la partenza è sempre la pietra grezza che viene portata a diventare, ad esempio, la gemma di un gioiello dopo una lavorazione artigianale con cui viene tagliata e lucidata.
E’ essenziale la selezione di materiale di qualità, ma i risultati si ottengono solo se c’è anche una lavorazione altrettanto valida.
Il laboratorio di taglio gemme rappresenta il cuore, intorno al quale ruota intorno l’enorme gamma di possibilità creative che possiamo attuare in collaborazione con il cliente.
Fra le altre tipologie di pietre utilizzabili vi sono anche materiali di differente livello, ma che possono dare ottimi risultati apprezzabili nella moda e nel design. Uno di questi è rappresentato dagli scarti di lavorazione, ossia un riutilizzo di pietre dure naturali. Cosa succede: durante i normali processi di lavorazione, per realizzare un dato oggetto, si lavora la pietra fino a dargli la forma desiderata. Rimarranno parti residue, non utilizzabili in quel progetto, spesso troppo piccole. In realtà si possono utilizzare per altri progetti, dando vita a nuove pietre.
Dapprima il materiale viene trasformato in graniglia, quindi setacciato e aggregato nuovamente con resine certificate. Il nuovo materiale può essere di nuovo tagliato e lavorato, per elementi decorativi come cabochon o altri tagli fantasia.
Tale materiale in realtà, non è proprio una seconda scelta, perché dà modo di arrivare a potenzialità maggiori: può essere lavorato per spessori molto più sottili oppure su dimensioni maggiori. Quindi rende modo di realizzare progetti più complessi.
Infine, nel mercato si possono trovare anche pietre ricostituite (frammenti di piccole gemme fuse insieme per ottenere un cristallo maggiore), pietre sintetiche, oppure materiali artificiali, come la siamite, i quali riproducono fedelmente l’aspetto delle pietre naturali, ma con caratteristiche tecniche peculiari, potendo anche offrire possibilità più ampie, che altrimenti non esisterebbero. Anche qui gli impieghi dipendono dalle differenti esigenze.