La brasilianite è una gemma rara e insolita, con colori veramente fantastici come il suo giallo o verde-giallastro. I cristalli sono fragili, con frattura concoide e sfaldatura perfetta in direzione perpendicolare all’allungamento del cristallo.
Questa pietra è stata scoperta in epoca relativamente recente, nel 1944 nel Minas Gerais: inizialmente venne reputata un crisoberillo, ma una più attenta analisi rivelò che si trattasse di un nuovo minerale. Il suo nome prende origine, quindi, dal Paese in cui fu scoperta.
Generalmente si trova ben cristallizzata, sia in cristalli individuali che in aggregati. Questi sono quasi sempre prismatici e terminano in forma spigolosa. A volte si trova associata a fosfati, tipici delle pegmatiti. La brasilianite è, insieme all’apatite, al turchese e alla variscite, uno dei pochi fosfati di interesse gemmologico. A causa della rarità e della bellezza è molto ricercata, difatti non è così facile reperirla nei giacimenti conosciuti. Ha durezza 5,5 nella scala di Mohs, sfaldatura perfetta e lucentezza vitrea. In gemmologia, per sfruttarne le caratteristiche, si può tagliare in diversi modi: a gradini, a cuscino, a goccia, baguette.
Come detto si può trovare in Brasile (in particolare negli stati di Paraiba, Rio Grande do Norte e Minas Gerais), poi Stati Uniti (New Hampshire) e Ruanda.
