Almandino

almandinoColore Almandino: rosso, rosso-bruno, rosso violetto.
Composizione chimica: silicato di ferro ed alluminio.
Sistema cristallino: cubico.
Abito: dodecaedrico, trapezoidale.
Durezza: 7-7,5.
Peso specifico: 3,95 – 4,25.
Inclusioni: zircone, blenda, rutilo, piccoli cristalli disseminati con regolarità, lumps di materiale sconosciuto.
Indice di rifrazione: 1,780-1,820.
Dispersione: media 0,024.
Trasparenza: da trasparente ad opaco.
Lustro: da vitreo a subadamantino.
Termosensibilità: minima.
Solubilità: molto lentamente in acido fluoridrico.
Taglio: cabochon, composito, brillante.

Etimologia: da Alabanda, città dell’Asia Minore, probabilmente il luogo del primo ritrovamento.

Varietà
Carbunche – nome dato a qualsiasi granato rosso intenso tagliato cabochon.
Spinello caramella (Kandy spinel): è il nome incorretto dell’almandino Sri Lanka.

Particolarità
E’ il più comune fra i granati, contiene spesso aghi di rutilo orientati in 2 piani e formanti una stella a 4 raggi. Di rado, può avere anche 6 punte. Nell’antichità era conosciuto con il nome di carbonchio, “piccolo carbone”, per il colore scuro, quasi nero, di alcuni dei suoi cristalli.
Materiale sfaccettabile eccellente, proviene dall’India, Brasile e Africa Orientale. Idaho produce del materiale asteria di buona qualità. Gli esemplari cristallizzati nel modo migliore vengono destinati alla gioielleria, dove si utilizzano tanto per la faccettatura. La rarità di almandino sufficientemente trasparente e chiaro per il taglio determina che nella maggior parte dei casi venga lavorato nella forma di cabochon, per garantire il passaggio della luce. Il taglio in faccette è riservato agli esemplari più trasparenti, di un colore rosso intenso. Gli almandini di qualità inferiore sono destinati al confezionamento di collane o braccialetti di bigiotteria.

L’almandino viene trovato in rocce metamorfiche e vulcaniche ricche di ferro  e magnesio; si può anche trovare, anche se più raramente, in pegmatiti. Si trova isolato oppure associato con tormalina, andalusite, zircone o apatite. I cristalli il più delle volte sono rombododecaedrici (12 facce a forma di rombo), ma quelli che si formano nelle pegmatiti sono, invece, trapezoedrici (24 facce trapezoidali).

 

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